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Il volume si propone di delineare una storia degli archivi aragonesi nel Mediterraneo, dalla penisola iberica alla penisola italica, con una particolare attenzione per i Regni di Sicilia, Sardegna e Napoli tra la fine del XIII e il XV secolo. L'autrice analizza le modalità e le vicende di sedimentazione, gestione e conservazione di questi complessi documentari, alla luce della legislazione aragonese in materia archivistica e delle prassi amministrative adottate dalle istituzioni centrali e periferiche di ciascun regno, evitando la lusinga di una ricostruzione idealizzata e lasciando emergere le vicende materiali che, in differenti casi, hanno contribuito ad alterare l'ordinamento originario dei complessi archivistici, fino allo smembramento di fondi e serie, alla dispersione delle carte e alla loro disseminazione nel territorio. Si delinea, così, un viaggio tematico tra gli archivi del Mezzogiorno italiano e delle isole: un percorso che accompagna a scoprire la fluidità e la vischiosità dei fondi documentari, la complessità delle relazioni tra le carte e le istituzioni che le hanno poste in essere, e l'importanza dei contesti di produzione.